cose e abitudini che ho scoperto mancarmi durante questa quarantena:
- svegliarmi e controllare il meteo per decidere cosa indossare;
- incrociare lo sguardo di qualcuno per strada e leggerci qualunque altra emozione che non sia apprensione;
- l’odore della propria pelle dopo aver speso ore al primo sole primaverile;
- guardare gli uccellini zampettare sotto i tavoli dei bar all’aperto;
- camminare a passo svelto perché si è in ritardo ad un appuntamento;
- qualunque tipo di tocco da parte di qualunque essere umano;
- urtare le gambe di qualcuno seduto accanto a sé;
- ridere a crepapelle;
- l’odore di altri esseri umani – sì, persino l’odore di un bus durante l’ora di punta a fine maggio;
- controllare i voli più economici per andare da qualunque parte, letteralmente;
- i baci, gli abbracci, i morsi, il sesso;
- tenere la porta aperta a qualcuno che sta uscendo dal locale subito dopo di te;
- lo small talk con altre donne/uomini in fila per il cesso;
- il primo sorso di un gin tonic quando si è sudati in una discoteca;
- lamentarsi di chi ai concerti ti balla sudato troppo vicino, versandoti litri di birra sulla maglietta;
- gli abbracci morbidi di mamma, stringere la mano ruvida di papà;
- indossare del rossetto;
- origliare le conversazioni dei tavoli vicino al mio al ristorante.
cose e abitudini che ho scoperto farmi paura durante questa quarantena:
- non sapere quando tutto ciò finirà;
- non sapere come sarà quando tutto ciò finirà;
- non sapere se finirà;
- le persone che vivono questo periodo stando “bene”;
- non rivedere persone che non ho visto di recente;
- non vedere persone che non ho mai visto;
- non poter andare in posti che non ho mai visitato;
- non poter ascoltare gruppi/cantanti che non ho mai visto live;
- non sapere quando potrò tornare a casa;
- non sapere dove andare quando dovrò lasciare ginevra;
- non sapere se, quando potrò tornare a casa, vorrò tornare a casa e potenzialmente contagiare i miei genitori;
- essere un inconsapevole veicolo di infezione per altre persone;
- la facilità con cui i giorni scorrono;
- la fatica con cui affronto ogni giorno;
- la voglia di non svegliarmi più;
- dover continuare a convivere con la persona che sono;
- il futuro.
cose e abitudini di/per cui sono grata durante questa quarantena:
- che mia nonna sia morta prima che tutto questo accadesse;
- uno stipendio mensile, nonostante tutto;
- un tetto sopra la testa, nonostante tutto;
- la primavera, nonostante tutto;
- il fatto che i miei vivano in una delle province meno colpite in una delle regioni meno colpite;
- avere abbastanza scorte di antidepressivi;
- il mio workout pomeridiano;
- l’alcol;
- la musica;
- i libri;
- i film;
- le persone con cui parlo;
- internet;
- il mio vibratore;
- di non essere in uk?;
- di avere meno mental breakdowns che nelle prime settimane.